Ars edendi II

Pomi alati

Questa ricetta piace a Mercurio

il dio dal piede alato

che va sempre di fretta

a portare messaggi e prece

e non ha tempo per allungare

le gambe sotto al tavolo.

Ha bisogno di una leccornia,

che gli scotti le dita,

una cosa sfiziosa e saporita,

come sta frittella dorata

che dentro porta un alicetta

o un fiore di zucca, arancio e oro.

C’è da impastarla, dentro una terrina

con acqua calda, sale e olio

un po di quella pasta, atta a lievitare

che i popoli chiamano: madre,

perchè è madre di ogni cosa buona.

Non ti scordare, deve stare al caldo

il tempo che un uomo impiega

tra un desinare e un’altro,

meglio anche una notte

se ti va di aspettare.

A colazione vedrai sarà un brullicare di amici

che non sapevi di avere.

Hanno un profumo, a cui non si resiste

e finiranno una dietro all’altra

come un cesto di ciliegge.

Timballo di alici

Questo timballo è per Poseidone,

scuotitore di terre

che mangia solo del suo regno.

Insaziabile pescatore,

gira per i mari armato di tridente

per prendere alla bisogna

una bella cernia

ma non disdegna triglie, e sardelle

delle umili alici

sempre se ne fa una padella.

Da piccino la madre Rea

passandole in farina

gliele friggeva dentro una tiella,

ed era festa in tutto l’Olimpo.

Ora li preferisce così:

dentro un timballo serrate a strati

frammiste ad una granella di pane

aglio, petrosino e olio

al forno o sul fuoco vivo.